Wednesday, August 08, 2007

Condizioni di mercato - addendum

Ho appena letto il commento di uno di voi lettori alle mie considerazioni sulle condizioni dei mercati finanziari mondiali e mi pare opportuno fare alcune aggiunte a quanto gia' detto e rispondere ad alcuni punti sollevati nel commento alla mia analisi.

Non metto per nulla in discussione il fatto che l'economia mondiale sia in buona forma e, aggiungo, differentemente al passato, oggi finalmente possiamo parlare di vera globalizzazione, in cui la locomotiva americana dettera' sempre meno il tempo alle altre economie.

Ugualmente non metto in discussione il fatto che la reazione dei mercati nelle ultime settimane sia stata eccessiva: sia l'indice iTRAXX high yield europeo che il CDX high yield americano sono schizzati a valori assolutamente ingiustificati, ma questo non fa altro che dare maggior peso alla mia considerazione che, con i default ai minimi storici, se non si sa che pesci pigliare, si vende indiscriminatamente qualsiasi cosa, si cerca di toccare il fondo e a quel punto si ricomincia ad acquistare solo quei titoli che trattano a sconto rispetto al reale merito di credito dell'emittente. Se poi aggiungiamo che le vendite sul mercato obbligazionario sono spesso state seguite da acquisti sul mercato dei titoli di stato, che hanno visto i rendimenti scivolare di 50 punti base nel giro di 3 settimane (il decennale americano e' sceso fino a 4.69% da 5.20%!), ecco che si puo' motivare il movimento dell'iTraxx a 500 punti da 250 circa di meta' giugno.

Un altro problema, di non poco conto, e' rappresentato dal fatto che la pipeline di formazione di nuovi CLO e' stata sostanzialmente interrotta e qui il problema non e' di liquidita', ma e' di natura squisitamente tecnica: non ci sono le condizioni per garantire il ritorno sull'investimento. Dato che i CLO rappresentano una fonte primaria di liquidita', l'interruzione nella generazione di nuovi veicoli e' un grosso problema, soprattutto se si considera che il calendario di nuove emissioni per finanziare le acquisizioni a leva si colloca intorno a 200-250 miliardi di dollari.

Spero di essere stato piu' chiaro con queste precisazioni: il problema attuale non e' di carattere fondamentale, nel senso che tutti i parametri economici e societari sembrano essere sani, ma di natura tecnica e dubito che cio' sia solo legato alla carenza di liquidita' tipica dei mesi estivi.

Chiaramente non pretendo di essere corretto, intendo solo esporvi il mio pensiero, per quel che puo' contare, sui fatti che ho avuto modo di testimoniare in prima persona, durante il lavoro estivo. Mi auguro di sbagliarmi, ma temo che l'attuale situazione persistera' almeno fino all'inizio del 2008. Non ci vedo nulla di tragico, solo il normale, seppur eccessivamente pessimistico, rimbalzo di un pendolo, che era stato spinto fin troppo agli estremi dell'euforia da investimenti e da eccesso di liquidita'.

il Vostro bugia nén

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