Monday, April 28, 2008

Promessa

Ho appena visto un commento di un lettore, che si auspica che il blog continui anche dopo la fine del master.

Certo che continuera'! Magari con interventi piu' succinti, ma chi mi conosce sa che riesco sempre a carpire le notizie piu' interessanti e presentarle alla Vostra attenzione, quindi continuero' nel mio impegno... e' una promessa.


E poi questa e' un'attivita' che mi diverte e mi rilassa; un modo di riflettere su quello che accade intorno a noi e mantenere stretto il legame con il mio paese, nonostante la distanza fisica.


un abbraccio,

il Vostro bugia nén

Thursday, April 24, 2008

Ecco perche' la comicita' britannica e' cosi' geniale

Vi prego di dare un'occhiata a questo video dei Long Johns sulla crisi subprime... da sbellicarsi dalle risate.



Ultimo giorno di lezioni

Miei cari lettori,

Oggi per tutti voi potrebbe essere un giorno come un altro... per il sottoscritto e altri 700 eroi della Columbia oggi e' l'ultimo giorno di lezioni del nostro MBA. Due anni sono volati alla velocita' della luce e, dopo esserci sentiti di nuovo teenagers, a breve si ritornera' a far sul serio nel mondo del lavoro.

Non sono triste, ma, come tutte le cose belle, avrei voluto durasse di piu'... se non altro stasera si fa una gran festa!

il Vostro bugia nén

Wednesday, April 23, 2008

Ancora Alitalia

E' passato quasi un mese dal mio ultimo intervento e le ragioni sono varie:
- non volevo parlare di politica e delle elezioni nostrane
- sono stato parecchio impegnato qui a NY per finire gli ultimi esami (ancora poco piu' di 24 ore e il mio master e' finito, poi si tratta solo di attendere la cerimonia di diploma)

Rimando considerazioni sull'elezioni di settimana scorsa, ma non posso esentarmi dal criticare la proposta di €300m di prestito ponte ad Alitalia: e' una vergogna, perche' si buttano nel cesso altri soldi dei contribuenti e la colpa e' dei sindacati e della classe politica. C'era un'offerta seria, per quanto dolorosa, da parte di Air France e le follie dei soliti noti hanno cancellato l'ultima vera speranza di salvezza della compagnia di bandiera. Badate bene che mi posso permettere di dire queste cose, perche' in questi anni ho sempre e solo volato con Alitalia, diventandone un cliente abituale, tanto da meritarmi l'accesso al club Freccia Alata.

Se fossimo un paese per bene, il governo avrebbe ridimensionato il potere dei sindacati e i capi sindacalisti si sarebbero dimessi, di fronte all'evidenza delle loro colpe... come si possono mettere 15-20mila posti di lavoro a totale rischio, solo perche' se ne vogliono salvare un migliaio? E' doloroso, e lo capisco, perdere mille posti di lavoro, ma se la conseguenza e' perderne 15mila, scelgo il male minore!

E che Dio ci scampi dalla discesa in campo degli impreditori italiani... non sono bastati gli esempi di Telecom e dei furbetti del quartierino?

Vi lascio con un articolo che mi pare alquanto interessante e ben pensato.

Emergency landing

Alitalia: Rome is concocting yet another plan to keep Alitalia flying. This time, the government appears to have approved an emergency E300m loan to keep the near-bankrupt carrier in the air until the new government led by Silvio Berlusconi takes office in early May. It sounds like an illegal state subsidy.

Under the “one time, last time” principle, Alitalia isn’t allowed to receive any more state aid until 2011, ten years after the last official bailout in 2001. Italy could argue that the loan isn’t strictly state aid, just a commercial arrangement made on terms acceptable to a private investor. But with oil at $120 a barrel, and Alitalia’s habit of burning cash, it is unlikely any private lender would go anywhere near the company – unless the debt was backed by a government guarantee.
Italy, which has a 49.9% stake in the airline, might also try to argue that the loan is necessary to prevent chaos from cancelled flights. But the Italian government should face the consequence of its refusal to take tough decisions on Alitalia. Failed European carrier Sabena was humiliatingly grounded while it awaited restructuring. A similar pain would send a strong signal to Alitalia’s unions about the need for a radical revamp.

Nor is it clear that a loan would do any good. Sure, the carrier might limp on for another three months, assuming it loses about E3m a day. Berlusconi insists he has a group of Italian investors waiting in the wings to have a look at Alitalia’s books. But the outgoing government has failed miserably to sell the airline after trying for 16 months.

Jacques Barrot, the EU Transport Commissioner, should put his foot down. Following notification from Italy, he can and should reject the loan. If Rome barrels ahead anyway, the EU can start an infringement procedure and take Italy to court. The case would probably drag on for months, but the fight is worthy. Italy should not be allowed to make a mockery of EU rules on state aid.