Sunday, November 25, 2007

Greed & Fear - Avidita' & Paura

Ho scelto con convinzione le due parole che compongono il titolo di questo post per una semplice ragione: avidita' e paura sono i sentimenti che spingono e governano i mercati finanziari di tutto il mondo.

Quando le cose vanno bene, l'avidita', unita all'euforia, fa schizzare all'insu' i corsi dei titoli... quando l'incertezza inizia a far capolino, la paura vi si associa, spingendo all'ingu' i prezzi. I grandi investitori, Warren Buffett in primis, sanno dominare questi istinti e non farsi eccessivamente condizionare da essi. In questo modo, quando tutti sembrano fuggire, loro rimangono in attesa e colgono le occasioni che l'eccessivo pessimismo del mercato offre loro; ugualmente attendono che l'euforia abbia preso il sopravvento per vendere.

Questo ragionamento mi pare fili che e' una meraviglia. Ma se fosse cosi' facile comportarsi da investitore, come mai i veri investitori sono pochi? Non e' facile spiegare le ragioni... forse perche' investire e' piu' un'arte che una scienza, ma ci sono alcuni paradigmi che si ripropongono in ogni grande investitore:
  1. Disporre sempre di liquidita', soprattutto quando il mercato inizia a perdere terreno;
  2. Mantenere la tranquillita' e non farsi prendere da eccessi ne' di euforia/avidita' ne' di paura;
  3. Aver pazienza e saper temporeggiare, attendendo l'attimo propizio per operare;
  4. Mantenere obiettivi di investimento a lungo (se non addirittura lunghissimo) termine.
Il primo punto e' fondamentale; ho gia' parlato, in precedenti post, di come l'effetto leva, ossia l'indebitarsi per accrescere il ritorno sugli investimenti, sia alla base di quasi tutte le crisi finanziarie della storia (a partire dai tulipani nell'Olanda del 1600 fino ai giorni nostri). Disporre di liquidita', soprattutto quando essa e' piu' necessaria, pone in una posizione di forza, una posizione da cui si possono dettare le regole e le condizioni del gioco - ossia acquistare buoni investimenti a prezzi stracciati, perche' qualcuno ha talmente bisogno della nostra liquidita' da essere disposto a pagare un premio pur di entrarne in possesso.

Ovviamente, disporre di liquidita', quando il mercato e' in difficolta', facilita il non cadere nella trappola della paura, garantisce tranquillita' e favorisce l'attesa e la pazienza... insomma tutte qualita' necessarie a garantirsi un ruolo di forza nell'effettuare investimenti a prezzi convenienti.

In ultimo, mantenere obiettivi di investimento a lungo termine, ci allontana ancora di piu' dalle chimere dell'avidita' e permette di ragionare sugli investimenti in modo piu' obiettivo e meno viscerale (seguire la massa).

Non dovrebbe sorprendere che Warren Buffett sia diventato il personaggio che tutti conosciamo avendo costruito all'interno della sua azienda una grande attivita' di (ri)assicurazione. Chi meglio delle compagnie assicuratrici ha obiettivi a lungo termine? Chi meglio delle compagnie assicuratrici fa dell'analisi dei rischi ed opportunita' degli investimenti una parte fondamentale del proprio modello operativo?

La paura sta iniziando a pervadere i mercati finanziari mondiali; aziende che assicurano le emissioni obbligazionarie (Ambac Financial e MBIA in primis) sono in crisi di liquidita' a causa dell'attuale situazione... qui puo' facilmente entrare in gioco Buffett, che possiede una tonnellata di liquidita' e puo' salvare aziende in crisi, acquisendole a prezzi di convenienza, attendere che la situazione migliori e portare a casa lauti profitti.

Quando tutti scappano... qualcuno attende la sua occasione per entrare in gioco. Potrebbe essere questa un'opportunita' per vedere uno scatto d'orgoglio da parte del comparto assicurativo europeo, che, fatte salve alcune eccezioni, non ha propriamente brillato negli ultimi anni?

Il tempo ci dira'...
il Vostro bugia nén

Sunday, November 11, 2007

La pazza corsa del petrolio

Sembra ormai sempre piu' vicino il giorno in cui il petrolio sfondera' la soglia dei $100 al barile... ho letto sul Wall Street Journal un interessante articolo, che spiega come questo prezzo non sia sostenibile, per 10 ragioni:
  1. Ci sono scorte pari a 4.2 miliardi di barili stoccate nelle cisterne (record storico)
  2. Le riserve accertate sono pari a 1400 miliardi di barili e con miglioramenti nelle tecnologie di estrazione si potra' in futuro estrarre dalle sabbie bituminose, dove si stimano riserve per 1700 miliardi di barili
  3. La produzione crescera'
  4. I costi di produzione sono sostanzialmente inferiori ai $100 al barile... anche tenendo in conto gli investimenti per perforazione non si va oltre i $30/40 al barile
  5. Le esportazioni iraniene non diminuiranno - le conseguenze sarebbero negative da ambo i fronti
  6. I prezzi troppo elevati stanno riducendo la domanda
  7. I prezzi troppo elevati stanno spingendo sempre piu' governi ad eliminare sussidi
  8. Energia da petrolio e' in questo momento piu' cara di quella da gas
  9. Il dollaro debole e' una finta scusa per giustificare prezzi cosi' elevati
  10. La speculazione sta artificialmente spingendo in alto i prezzi
Non condivido tutte le ragioni qui esposte, ma, chi mi conosce bene, sa che sono un fervido sostenitore dell'ultimo punto. C'e' senz'altro troppa liberta' di speculazione offerta agli investitori finanziari sul petrolio, cosi' come su ogni materia prima. Se gli investitori finanziari fossero sottoposti agli stessi costi, cui sono sottoposti gli operatori che acquistano fisicamente materie prime per mandare avanti le loro attivita' industriali, la speculazione diventerebbe molto meno appetibile e i prezzi delle materie prime quasi sicuramente diminuirebbero consistentemente. Mi rifaccio in questo ragionamento ad una ricerca che era stata pubblicata nel 2005, di cui purtroppo pero' non trovo piu' copia, in cui si riferisce come $25-35 al barile siano frutto di attivita' speculativa (potete fare una veloce ricerca su Google ed imbattervi in svariati articoli che sostengono questa ipotesi).

Ora con questo ragionamento non si vuole criminalizzare gli investitori finanziari. Questi operano in base a quello che il sistema consente loro di fare. Cio' pero' non vuol dire che qualora ci siano errori nel sistema, questi non possano essere corretti. Di questo non se ne parla praticamente mai, ma potrebbe evitare di farci piombare nell'ennesima bolla speculativa di questi anni, da aggiungersi a dot.com, subprime, leveraged buyouts e cartolarizzazione di strumenti a lungo termine finanziata con emissioni a breve... non trovate che in fin dei conti il tema comune e' poi sempre lo stesso? L'effetto leva.

il Vostro bugia nén

Wednesday, November 07, 2007

Alternative Investments

E' passato qualche giorno dalla mia ultima comunicazione e mi pare opportuno darvi un rapido aggiornamento. Sono stato molto impegnato, causa varie consegne per i corsi che sto seguendo, in particolare ristrutturazione aziendale e analisi finanziaria mi hanno portato via una montagna di tempo.

Per ristrutturazione ci siamo cimentati nel preparare il piano di rifinanziamento, post-bancarotta, di Foamex, azienda leader mondiale nella produzione di schiume, che vengono utilizzate nei piu' svariati settori: auto, elettronica, trasporti industriali, coibentazione termica per gli edifici, mobili, materassi e cuscini (quelli ortopedici di cui si vede un mare di pubblicita' in tv). Lavoro abbastanza ciclopico, ma molto interessante, visto che la discussione in classe e' stata moderata dalla banca che si e' occupata di gestire il piano di ristrutturazione: insomma abbiamo avuto la miglior prospettiva possibile sulle difficolta' incontrate.

Quanto ad analisi finanziaria, ho dovuto preparare un rapporto su FedEx ed esprimere un giudizio sul titolo (buy o sell), specificando un prezzo obiettivo a 18 mesi. Ho passato una buona settimana a scartabellare nei bilanci aziendali, scovare le scelte manageriali di FedEx e dei rivali, analizzare le possibili aree di sviluppo del business e via discorrendo... la mia sensazione e' che il titolo sia sottovalutato e quindi sarebbe da comprare (stabilita' delle borse permettendo), con obiettivo a $120 per azione (oggi sta trattando a $102).

In ultimo, arrivo all'argomento del titolo di questo post: alternative investments. Sto seguendo un corso di venture capital e ieri ho avuto modo di scambiare alcune considerazioni con Jason Mendelson, uno del settore. Mi e' parso una persona molto in gamba. Anche lui ha un suo blog, nel quale si occupa di trattare tematiche legate all'attivita' di venture capital. Dato che mi pare molto interessante, vi rimando al link, se siete interessati ad esplorare questa categoria alternativa di investimento: http://www.askthevc.com/

il Vostro bugia nén