Sunday, November 11, 2007

La pazza corsa del petrolio

Sembra ormai sempre piu' vicino il giorno in cui il petrolio sfondera' la soglia dei $100 al barile... ho letto sul Wall Street Journal un interessante articolo, che spiega come questo prezzo non sia sostenibile, per 10 ragioni:
  1. Ci sono scorte pari a 4.2 miliardi di barili stoccate nelle cisterne (record storico)
  2. Le riserve accertate sono pari a 1400 miliardi di barili e con miglioramenti nelle tecnologie di estrazione si potra' in futuro estrarre dalle sabbie bituminose, dove si stimano riserve per 1700 miliardi di barili
  3. La produzione crescera'
  4. I costi di produzione sono sostanzialmente inferiori ai $100 al barile... anche tenendo in conto gli investimenti per perforazione non si va oltre i $30/40 al barile
  5. Le esportazioni iraniene non diminuiranno - le conseguenze sarebbero negative da ambo i fronti
  6. I prezzi troppo elevati stanno riducendo la domanda
  7. I prezzi troppo elevati stanno spingendo sempre piu' governi ad eliminare sussidi
  8. Energia da petrolio e' in questo momento piu' cara di quella da gas
  9. Il dollaro debole e' una finta scusa per giustificare prezzi cosi' elevati
  10. La speculazione sta artificialmente spingendo in alto i prezzi
Non condivido tutte le ragioni qui esposte, ma, chi mi conosce bene, sa che sono un fervido sostenitore dell'ultimo punto. C'e' senz'altro troppa liberta' di speculazione offerta agli investitori finanziari sul petrolio, cosi' come su ogni materia prima. Se gli investitori finanziari fossero sottoposti agli stessi costi, cui sono sottoposti gli operatori che acquistano fisicamente materie prime per mandare avanti le loro attivita' industriali, la speculazione diventerebbe molto meno appetibile e i prezzi delle materie prime quasi sicuramente diminuirebbero consistentemente. Mi rifaccio in questo ragionamento ad una ricerca che era stata pubblicata nel 2005, di cui purtroppo pero' non trovo piu' copia, in cui si riferisce come $25-35 al barile siano frutto di attivita' speculativa (potete fare una veloce ricerca su Google ed imbattervi in svariati articoli che sostengono questa ipotesi).

Ora con questo ragionamento non si vuole criminalizzare gli investitori finanziari. Questi operano in base a quello che il sistema consente loro di fare. Cio' pero' non vuol dire che qualora ci siano errori nel sistema, questi non possano essere corretti. Di questo non se ne parla praticamente mai, ma potrebbe evitare di farci piombare nell'ennesima bolla speculativa di questi anni, da aggiungersi a dot.com, subprime, leveraged buyouts e cartolarizzazione di strumenti a lungo termine finanziata con emissioni a breve... non trovate che in fin dei conti il tema comune e' poi sempre lo stesso? L'effetto leva.

il Vostro bugia nén

1 comment:

Pluto said...

e' sempre interessante legger le analisi economiche in questo blog