Monday, October 30, 2006

Un tranquillo weekend al calduccio

Weekend a Miami... rilassarsi dopo gli esami di meta' semestre. Siamo arrivati venerdi' a pranzo. L'impatto e' stato spettacolare, temperatura intorno ai 28 gradi, ventilato... cosi' via la giacca, via il maglioncino e scivoliamo subito in un paio di bermuda, infradito e polo. Di corsa in spiaggia a godersi un po' di sole e di riposo. Alla sera ci avventuriamo in un paio di locali negli alberghi su Ocean Drive... sperimentiamo lo Shore Club e il Delano. Non male, ma siamo troppo stanchi per rimanere a lungo! Io almeno ho una settimana di sonno da recuperare e il clima si concilia con la mia stanchezza.

Sabato mattina la sveglia e' a base di acquazzone. Dopo un po' di indecisione ci convinciamo ad andare ad affittare un'auto e fare un giro alle Keys. Dopo un paio di ore di viaggio, un milione di semafori e svariati tamponamenti, a cui abbiamo assistito, causa l'asfalto viscido per le ultime gocce di pioggia, arriviamo a Islamorada, cittadina situata su Upper Matecumbe Key. Qui ci fermiamo in un locale chiamato Smuggler's Cove (il Covo dei Contrabbandieri), che lascia ben intuire quale fosse l'attivita' principale di queste isole nel 1600-1700.

Ordiniamo un giro di birre, tanto c'e' l'happy hour, prendi due paghi uno... ma proprio uno, nel senso che un boccale di birra costa un dollaro! Cosa che a New York te la sogni e fa paurosamente invidia a Londra, dove pure la birra e' l'unico prodotto a costare poco. Fausto e Giacomo si fanno catturare dall'odorino di cibo e vorrebbero mangiare uno stuzzichino. Come dar loro torto? Sono le 17, ci starebbe benissimo una merenda sinoira! Risultato, ci abbuffiamo di granchi e frutti di mare. L'operazione puo' risultare un po' laboriosa e abbiamo fatto un discreto macello, dunque mi limito a riportare per iscritto e non far vedere il boiaio che abbiamo combinato! Come sempre, sembrava che non avessimo mangiato negli ultimi due mesi... la cassiera, una simpatica vecchina, continuava a venire a vedere, perche', un po' come S. Tommaso, non credeva a quello che vedeva. I nostri vicini di tavolo ad uno ad uno si sono allontanati, temendo che una martellata sbagliata alla corazza di un granchio finisse per farne precipitare una chela nei loro piatti! Che uomini di poca fede, neanche avessimo fatto tutto sto casino. Ci siamo limitati a farlo solo sul nostro tavolo... ma temo fosse piu' che sufficiente.

Belli sazi, risaliamo in macchina e, col sole che tramonta, immergendosi nel mare smeraldo di questa zona, ci rimettiamo in marcia verso Miami Beach. Il viaggio viene allietato da improbabili racconti di Lello, che cerca di ricordare una puntata del telefilm Quincy (quello del medico legale pignolo), che evidentemente l'aveva cosi' colpito da avergli lasciato un ricordo assolutamente frammentario. Finiamo cosi' per parlare delle magnifiche perle degli anni '80: l'A-Team, Magnum PI, La Signora in Giallo (sempre lei, evidentemente non ero il solo a vederla su RaiUno quando tornavo a casa per pranzo), Happy Days e quant'altri! Le bischerate, come sempre si sprecano, ma almeno la guida risulta piu' piacevole e per le 21 siamo al nostro albergo.

Prima di recarci in disco per la festa di Halloween, Lello decide di deliziarci con un'altra delle sue chicche e anche se l'argomento non e' molto elegante... mi pare che meriti di essere citato comunque. Si parla di avventure piccanti e viene fuori che una delle cose piu' strane e' farlo con una tipa che si mette le gambe dietro la testa (qualcuno sa a chi mi sto riferendo!... e tanto per tranquillizzare tutti quanti, non sono io il fortunato partner della fanciulla). Fatto sta che mentre si racconta questa cosa, Lello, out of the blue, ci dice che lui in passato lo sapeva fare! Basiti, ci voltiamo e, nel mio piu' candido stupore: "ma che diavolo stai dicendo Lello?"... "Si' si' anch'io qualche anno fa riuscivo a mettermi le gambe dietro la testa". Inutile dire che noi avevamo gia' pensato il peggio e che ovviamente da quel momento Lello si e' meritato, con voto unanime di tutti i presenti, di finire sui nostri vari blog.

La domenica l'abbiamo passata sul lungomare, fino a che non ci e' stato ricordato che si doveva andare all'aeroporto per tornare a New York. Quasi quasi, quando mi sono svegliato stamani, mi sembrava fosse stato tutto un sogno... poi l'abbronzatura mi ha confermato che, invece, ero proprio stato a Miami...

il Vostro bugia nén

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