Sunday, September 02, 2007

Peru - il viaggio - da 0 a 5000m di altitudine e ritorno - Parte I

Sono or ora di ritorno da 3 settimane in giro per il Peru: un paese magnifico, dai mille climi, colori e cibi, nonche' culla di civilta' che hanno prodotto Macchu Picchu e le linee di Nazca... tanto per citarne un paio.


Tutto ha inizio il 15 agosto, con una spiacevole sorpresa, poco prima dell'arrivo a Lima un violento terremoto si abbatte su Pisco (200km a sud di Lima), mietendo un migliaio di vittime e radendo al suolo buona parte del paese e della zona circostante. Pisco dovrebbe essere l'ultima tappa del nostro giro, dopo quasi 20 giorni di viaggio, ma dobbiamo passare da li' per iniziare il lungo cammino sulle Ande, che ci portera' a Cuzco (l'ombelico del mondo in linqua Quechua), l'ex-capitale dell'impero Inca e base di parte per le escursioni verso Macchu Picchu.

La nostra prima tappa, dopo Lima, e' la citta' di Ayacucho, citta' importante sia in periodo preincaico (culla della civilta' Wary), che in periodo colonico, visto che qui vicino i Libertadores, guidati da Bolivar e San Martin ottengono la vittoria sugli spagnoli, che sancisce l'indipendenza del Peru, nel 1835. L'arrivo ad Ayacucho, il 17 agosto, risulta particolarmente faticoso, a cause delle frane dovute al terremoto, come potete vedere qui sotto.


Il 19 ripartiamo alla volta di Andahuyllas, tappa intermedia per Cuzco, oltre 250km di sterrato. Tra lama, alpaca, bovini vari, sempre ad un'altitudine superiore ai 2500m, non manca di incontrare un bus per trasporto locale e un'oasi fluviale, in una zona a dir poco arida. Il 20 e' ancora tappa di avvicinamento alla zona Inca, oltre che di acclimatamento alla quota... arrivati a Cuzco, in serata, ci troviamo gia' a 3400m sopra il livello del mare... ma stoicamente non ci serviamo degli aiuti, tipo mate de Coca! A dir la verita', io il mal d'altitudine non l'ho proprio sofferto, neanche quando siamo arrivati a 5000m.

Il 21 iziamo la parte archeologica del nostro giro, visitando le 4 rovine di Sacsayhuaman, la collina di Cuzco. Qui si inizia a comprendere appieno il senso della cultura inca, tutta incentrata sul mondo sotterraneo (a cui si associa il serpente), il mondo terreno (il puma) e il cielo (il condor - l'uccello simbolo della liberta' andina).

il tempio del sole a Sacsayhuaman

Purtroppo la conquista spagnola a spazzato via, quasi interamente ogni altro resto inca nel centro di Cuzco, conservando solo le classiche mura degli edifici a sezione trapezoidale, e qualche traccia del grande tempio del sole e della luna (Qorikancha), all'interno del chiostro del convento di San Domenico.

Da qui inizia la nostra ascesa verso Macchu Picchu, percorrendo il Valle Sagrado degli Inca, sulle sponde del fiume Urubamba. Qui ci imbattiamo in saline di salgemma di epoca inca, ancor oggi utilizzate dalla popolazione locale... ma quello che piu' affascina e' senz'altro il paesaggio. Qui stiamo passando dalla montagna andina, un po' arida, a meno di interventi umani, alla foresta alta (infatti proseguendo oltre Macchu Picchu si finisce in zona amazzonica).












km 82 - l'inizio del cammino Inca


E poi, come per magia, ecco apparirci dinanzi agli occhi, all'alba, Macchu Picchu, la citta' perduta degli Inca.

La cittadella vista da Inti Punku (la porta del sole)...














...e l'ultimo tratto del cammino Inca, per entrare a Macchu Picchu


Non credo che le mie parole possano rendere omaggio, piu' delle foto, alla bellezza magnetica ed enigmatica di questo luogo.

A ritmo serrato, facciamo ritorno in vallata, con il treno delle Ande, e visitiamo la fortezza di Pisac. Spettacolare per l'immensita' dei terrazzamenti costruiti dagli Inca sulle falde della montagna e per gli effetti di luci e colori nelle gallerie di comunicazioni tra i vari quartieri della fortezza.














Una nuova sosta a Cuzco e' d'uopo per riposare un pochino le membra e preparsi ad una 4 giorni a 4000m e oltre (Titicaca e Canyon del Colca).

Il viaggio da Cuzco a Titicaca, riserva la sorpresa del grande altipiano centro-andino: lo sguardo si perde in una pianura arida a oltre 4000m, contornata da picchi di oltre 5000m. Per chilometri non si vede traccia umana, se non fosse per la ferrovia che porta a Puno, sul lago.















A meta' strada, non puo' mancare la sosta pranzo, nella cittadina di Ayaviri, dove il Vostro si cimenta nella degustazione del Kankacho (pecora al forno e patate disidratate) al banchetto di Doña Julia, che serve porzioni da 5 o 8 soles... ovviamente io sono andato per quella da 8. Ma c'era da chiederselo?



Quasi dimenticavo... ovviamente si pasteggia ad Inca Kola, la bevanda piu' consumata nel Peru, dal colore giallo e dal gusto di bubble gum!

Di Titicaca si potrebbe dire molto e potrei sommergervi di foto, ma preferisco essere sintetico e lasciarvi con un paio di chicche. Il posto e' assolutamente da visitare se fate un giro in Peru.











lo spettacolo dell'alba


Questo mare di cobalto a 4000m riserva grandi emozioni e poi non si puo' non fare un salto alle isole galleggianti degli Uros, isole letteralmente costruite su canna totora, che richiedono di essere continuamente lavorate per evitare che sprofondino o marciscano.


Lasciato Titicaca, il nostro fuoristrada si inerpica ancora piu' in alto, ritornando verso la costa, per raggiungere i 5000m di altitudine... l'aria, vi assicuro, e' sensibilmente piu' sottile a quest'altezza e occorre respirare profondamente, per raccogliere quanto piu' ossigeno possibile.












la lapide non mente... 4910m sopra il livello del mare, ma sono sempre in t-shirt


... il cartello ci informa di far attenzione al passaggio dei lama!

Il 28 agosto e' finalmente l'ora di preparare gli obiettivi e dimostrare di saperci un pochino fare con la macchina fotografica: siamo alla Cruz del Condor, nel Canyon del Colca, luogo ideale per l'avvistamento dell'uccello simbolo della liberta'.






















Dopo oltre 2 ore e mezza e oltre 70 foto, con la schiena un po' acciaccata, per le posizioni assurde che ho dovuto tenere per scattare, si torna in albergo a riposarsi.

3 comments:

Anonymous said...

good start

Anonymous said...

Si, probabilmente lo e

Anonymous said...

Ho appena aggiunto il tuo feed ai miei favoriti. Mi piace molto leggere il tuo post.