Sunday, September 02, 2007

Peru - il viaggio - da 0 a 5000m di altitudine e ritorno - Parte II

Gli ultimi 3 giorni sono in continua discesa... altimetrica, ovviamente! Dal Colca risaliamo ai 5000m del passo andino e puntiamo il nostro fuoristrada verso i tre vulcani che circondano Arequipa: Chachani, Misti e Picchu Picchu. La visita piu' interessante e' al monastero di Santa Catalina, una vera e propria citta' nella citta'.















giochi di luce dalle vetrate del refettorio


Da una vallata fertile come quella di Arequipa, a circa 2300m di altitudine, il nostro cammino ci riporta verso il mare ed un territorio particolarmente arido. Questo, pero', non ha impedito alla vita umana di svilupparsi: infatti sulla cordigliera ci sono molti corsi d'acqua, che scompaiono sotto terra in questo deserto, per riaffiorare vicinissimi al mare. La cultura Nazca ha saputo trovare l'acqua nelle sue faglie sotterranee e creare un sistema di acquedotti, ancor oggi usato, per coltivare parte di questo territorio arido ed inospitale. Insomma, non solo le enigmatiche linee, ma anche capacita' ingegneristiche e talento artistico nel vasellame... qui abbiamo conosciuto un simpatico signore, di discendenze italiche, spagnole e andine, che ci ha fatto apprezzare l'antica tecnica della lavorazione dell'argilla, per la produzione dei vasi Nazca.

Ad ogni modo, la cosa piu' bella rimangono le famose linee e figure ricavate sulla pianura desertica della zona. Abbiamo effettuato il sorvolo in aereo... certo, con luce molto intensa non sono facilissime da vedere, ma il filmato del colibri e' venuto particolarmente bene.


Linee di Nazca - il colibri

Il mistero sulle linee rimane ancora grande... di certo non si puo' rimanere indifferenti di fronte all'ennesima prova di capacita' dell'uomo.

E ora veniamo alla parte piu' triste del viaggio... la testimonianza della distruzione causata dal terremoto nella zona di Pisco-Paracas-Ica. Qui, come in altri spezzoni di questo racconto, preferisco lasciar spazio alle immagini, piuttosto che alle parole: se le linee di Nazca o Macchu Picchu sono simbolo della capacita' umana di modellare la natura a proprio uso ed interesse, queste immagini ci ricordano che Madre Natura e' sempre piu' forte di noi.














faglie apertesi sulla costa...












... e la distruzione in citta'


Con questo finisco la descrizione del viaggio. Nel prossimo post aggiungero' foto del popolo andino, che ho scattato nella varie zone visitate.

Rimanete sintonizzati,
il Vostro bugia nén

No comments: