Sunday, February 03, 2008

Risparmio gestito

Stavo dando una sfogliata al Sole 24 Ore e mi e' capitato sotto gli occhi un articolo in cui si parla della crisi del risparmio gestito in Italia. Il seguente grafico mi pare abbastanza esemplificativo.
Nel periodo dal 2000 al 2007 la raccolta netta dei fondi e' stata negativa per quasi 10 miliardi di euro e, a quanto riportato, nel solo gennaio 2008 altri 10 miliardi sono stati riscattati dai risparmiatori. Il periodo preso in analisi include un intero ciclo economico e, dopo le incertezze di inizio millennio, dal 2003 fino a meta' 2007 i mercati sono andati al galoppo in tutto il mondo, quindi il dato negativo e' alquanto interlocutorio, se si considera che siamo appena entrati in un periodo di incertezza, in cui saranno probabili ulteriori riscatti. La cosa piu' sorprendente e' che questi risultati non mi pare abbiano paragoni con le altri principali economie mondiali... dove in questi anni si dovrebbe essersi registrata una raccolta netta positiva.

L'articolo (cliccate qui per leggerlo) si limita a sostenere che le banche, spesso fornitrici esse stesse di servizi di risparmio gestito, finisco per spingere allo sportello la vendita di obbligazioni anziche' di fondi, da un lato per potersi finanziare a piu' basso costo, in un momento in cui la liquidita' e' scarsa, e dall'altro perche' la vendita obbligazionaria non comporta successive consulenze al cliente.

Non entro nel merito della discussione sulla bonta' o meno dell'articolo o dell'operato del mondo finanziario... del quale tra l'altro faccio parte (seppure al momento non direttamente visto che sto ancora studiando). Mi limito semplicemente a evidenziare quello che mi sembra un paradosso: in un periodo di boom finanziario il settore, nel nostro paese, si e' contratto anziche' espandersi.

Un altro spunto di riflessione per Voi amici lettori,
il Vostro bugia nén

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