Friday, July 04, 2008

On the road - West Coast, the Rockies e il South West - Parte III

Vi ho lasciato ieri con lo spostamento in auto da Bryce a Moab. Moab e' una piccola cittadina, che, dopo aver vissuto un periodo di fulgore economico legato alle miniere di uranio, ha riscoperto un secondo periodo di floridezza economica grazie alle bellezze naturali che la circondano e che la rendono una meta turistica particolarmente apprezzata dagli americani. Qui infatti i tour operator europei e giapponesi fanno solo passare i tour per veri intenditori... il risultato e' che per circa tre giorni non ci siamo trovati circondati dai nostri compatrioti, che continuano a lamentarsi della crisi economica e del fatto che non si riesca ad arrivare a fine mese, ma li incontri dovunque e in qualsiasi periodo dell'anno!

Cosa c'e' da vedere e fare a Moab? Il posto piu' bello e' senz'altro
Arches National Park. Quanto a bellezza lo reputo secondo solo a Bryce Canyon. Come dice il nome stesso del parco, qui c'e' la maggior concentrazione al mondo di archi naturali, formatisi per l'erosione della roccia da parte degli agenti naturali. In questo parco ci siamo cimentati in tre camminate per un totale di circa 25km a piedi. Le camminate piu' impegnative sono quelle del Devils Garden e di Fiery Furnace (qui dovete essere accompagnati dai ranger, visto che il posto e' un labirinto e c'e' il rischio di perdersi). Piu' corto, ma altrettanto impegnativo, soprattutto se fatto intorno all'ora di pranzo, e' il percorso che vi porta a Tower Arch. Questo percorso e' molto poco battuto, visto che la partenza del cammino si raggiunge dopo circa 12km di guida sullo sterrato. Vi assicuro pero' che quando siamo arrivati sotto l'arco e ci siamo fermati a riposare alla sua ombra, la soddisfazione di essere solo noi quattro e la natura intorno a noi e' stata un'esperienza gratificante dopo la fatica della camminata sotto la canicola. Credo che le foto non richiedano commenti.

Un altro arco meraviglioso si trova nel Devils Garden, il Landscape Arch. E' il piu' lungo esistente e sembra quasi sfidare le leggi della gravita', come potete vedere in questa foto. Abbastanza incredibile, vero?



Per finire, non potete assolutamente perdere la camminata che porta a Delicate Arch. In molti sostengono essere il posto migliore per fare foto al tramonto... in parte e' vero, ma ci sono anche altri posti che meritano; in fin dei conti tutto quello che conta e' avere le giuste condizioni di luce (a questo proposito, vi rimando ad alcuni suggerimenti fotografici da parte dei ranger di Arches). Di seguito un paio di esempi degli scatti che sono riuscito ad catturare al tramonto con la nuova macchina fotografica che ho acquistato in occasione del viaggio, una reflex digitale.










Ma Arches, come vi dicevo non e' l'unico parco naturale situato nei pressi di Moab. Canyonlands, infatti e' un'altra perla di questa terra. Girarlo bene richiede almeno un paio di giorni, data la vastita' del territorio. Il parco sorge intorno alla confluenza del Colorado e del Green River e, come il nome vi fa intuire, e' uno splendido canyon un po' in stile Grand Canyon, di cui vi parlero' in seguito. Qui potete ammirare il Mesa Arch nella zona di Island in the Sky, come dice il nome sembra proprio un'isola nel cielo, viste le fenditure provocate dall'erosione dei fiumi su questo arido altipiano. L'arco sorge proprio sul precipizio del canyon e credo che la foto allegata renda l'idea dello strapiombo su cui mi sono accucciato per prendere lo scatto.

Mentre vi trovati nei paraggi, vi raccomando una capatina a Dead Horse Point... vi ricordate l'inizio di Mission Impossible II? Beh, e' stato girato proprio da queste parti.

L'ultimo giorno a Moab l'abbiamo dedicato ad un po' di rafting, per cui il Colorado e' tanto rinomato... beh, che dire, noi non ne siamo rimasti particolarmente affascinati, forse perche' la troppa acqua nel fiume non ci ha permesso di sperimantare i brividi veri del rafting. Ad ogni modo nuotare nelle fredde acque del Colorado, lasciandosi trasportare dalla sua forte corrente, ha in parte compensato i mancati brividi del rafting.

A domani per il racconto della prossima parte del viaggio: Monument Valley, Grand Canyon e Las Vegas.

il Vostro bugia nén.

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